Articolo aggiornato giorno 10 Marzo 2016
Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop è un libro scritto da Fannie Flagg e pubblicato in Italia nel 1992. Fin da subito è stato considerato, e ancor di più in seguito all’uscita dell’omonimo film, un piccolo capolavoro, e i dati di vendita ne sono testimoni.
In questo libro Fannie Flagg narra le vicende del caffè di Whistle Stop, una piccola cittadina dell’Alabama abitata da diversi personaggi singolari, e delle due ragazze che lo conducono, Ruth e Idgie. La vera protagonista della storia è però l’intera famiglia Threadgoode, della quale vengono raccontate le vicende dal 1929, anno in cui la Grande Depressione ha toccato il suo picco, al 1988, in cui Ninny, una delle figlie Threadgoode, si trova ormai anziana a raccontare, in un ospizio, la propria storia alla signora Evelyn.
Come detto, Whistle Stop è una piccolissima località, tanto che l’unico posto dove poter mangiare fuori è proprio il caffè di Ruth e Idgie. E’ proprio qui che tutti gli abitanti si trovano a colazione, pranzo e cena per raccontarsi la propria giornata o del più e del meno. Grazie a questi racconti prendiamo man mano familiarità con i personaggi del libro, che vanno dallo sceriffo Grady al vagabondo Smokey.
La storia è narrata in modo del tutto irregolare, in quanto si passa da racconti degli anni ’30 a vicende del 1980 e viceversa, passando, rispettivamente, dalla narrazione di eventi accaduti alla popolazione di Whistle Stop ad eventi accaduti in tempi ben più moderni alla signora Evelyn. La narrazione procede per brevi capitoli, riguardanti appunto gli anni ’30, ’80 e addirittura piccoli passi di bollettini dei giornali locali, riportati per intero o solo in parte, riguardanti la Grande Depressione o semplicemente eventi di Whistle Stop.
Ho apprezzato molto come l’autrice tratti temi caldi come quello dell’omosessualità e dello schiavismo con grande tatto. Come detto, le due protagoniste, Ruth e Idgie, sono omosessuali e negli anni ’30 per di più, ma questo non ha mai creato nella moderna famiglia Threadgoode, che ha permesso alla propria figlia Idgie di amare una donna. L’autrice stessa si è dichiarata omosessuale, e in tutti i suoi lavori fa in modo di far rientrare questo tema.
Per concludere, posso dire in tutta tranquillità di aver letto molto volentieri questo libro, che non risulta affatto pesante e si legge con molta facilità.
Ho apprezzato molto anche la copertina della versione italiana, molto vintage e adattissima alla storia.
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