Articolo aggiornato giorno 26 Giugno 2018
Questa non è l’ America è l’ultima opera scaturita dalla penna di Alan Friedman, noto giornalista esperto di economia e politica e prolifico scrittore statunitense.
Questa non è l’America: la trama
La trama: un saggio narrativo, composto da fatti, interviste e pensieri, sulla condizione attuale dell’America. Una analisi critica sui governi dei Presidenti degli ultimi decenni, una successione di personaggi che spesso hanno sbagliato con interventi militari all’estero e scelte economiche che altro non hanno fatto che aumentare il divario tra poveri e ricchi. Divario che ci mostra con le sue interviste a gente comune e non comune, che racconta l’estrema povertà di alcune zone rurali, con persone che vivono al di sotto della soglia di povertà. Il famoso sogno americano infranto, o mai esistito per alcuni, come i neri e i latinos, ancora oggi vittime di razzismo che, con la nuova presidenza di Trump, subirà probabilmente una involuzione.
Il libro inizia con una intervista al nuovo Presidente, che ci regala alcune chicche le quali illustrano appieno il suo pensiero e ci permettono di intravedere i prossimi 4 anni .
“Obama è stato un presidente molto inefficiente. Si è sempre rifiutato di chiamarlo “terrorismo islamico radicale”, e questo è davvero uno sbaglio, perchè se nemmeno lo nomini, non puoi risolvere il problema”
Tra i suoi desideri l’autore segnala: […] Dice che gli piacerebbe invitare Putin alla Casa Bianca, e che loro due insieme sarebbero capaci di unire le forze per sconfiggere l’Isis e i cattivi di turno, ovunque si nascondano.
E’ menzionata anche l’Italia, ma non possiamo farcene un vanto: “In qualche modo Trump mi ricorda il protagonista della mia ultima biografia, il ritratto intimo di un altro miliardario narcisista e sfrontato, un tale Silvio Berlusconi.”
La domanda di fondo a cui cercherà di rispondere Friedman in tutto il libro è: “quale America aveva appena eletto Trump? E chi è il vero Donald Trump, l’ideologo o il pragmatico? E quali sono le cause di fondo della crisi esistenziale dell’America, della radicalizzazione e della profonda divisione della società?”
Saggio scorrevole, forse troppo critico, che mostra il lato oscuro dell’America. Interessante da leggere.
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