Articolo aggiornato giorno 13 Giugno 2024
Salviamo le montagne. Un appello di Reinhold Messner è un libro edito quest’anno da Corbaccio nella collana Saggi. Si compone di 137 pagine ed è disponibile in formato cartaceo oppure ebook.
Salviamo le montagne: la recensione
In Salviamo le montagne l’alpinista Reinhold Messner fa un appello semplice, eppure ancora oggi difficile per molti da attuare: rispettare le montagne e tutelarle, per noi e per coloro che verranno dopo di noi. Messner, che ha scalato montagne in ogni parte del mondo, non si riferisce ad una o più montagne specifiche, ma alle montagne in generale. Lui, che le conosce bene, sa come sono fatte, quali pericoli si celano in determinati sport, come l’alpinismo, ma ha visto anche come la natura incontaminata di certi paesaggi, montagne e zone rurali insieme, sono mutate, in peggio, dopo l’avvento del turismo di massa.
Salviamo le montagne di Reinhold Messner racconta le montagne sempre con l’esperienza di chi le montagne le conosce a fondo, parlando anche di cambiamenti climatici che influiscono sulle montagne e sui ghiacciai, del silenzio che la montagna porta con sé contrapposto al caos e ai rumori delle città. Parla anche di solitudine ma anche dei pericoli che in montagna si possono trovare. Ci sono oggi, come ci sono sempre stati, l’importante è saperlo e non sottovalutarli.
Reinhold Messner parla ovviamente anche del rapporto che negli anni si è instaurato tra l’alpinista altoatesino e la montagna, durante tutte le sue scalate, in diversi paesi del mondo, ma anche dell’andare a piedi in montagna, della storia dell’alpinismo e molto altro.
L’appello di Reinhold Messner è un appello al senso di responsabilità delle persone, perché comprendano in primis l’importanza di tutelare la montagna, di non darla per scontata, di rispettarla sempre, perché ogni montagna è unica e non ce ne sono di riserva.
Al turismo di massa che in molti casi ha cancellato la bellezza e le caratteristiche della montagna, al turismo del tutto e subito, della comodità, del divertimento a tutti i costi, anche se a rimetterci è la montagna e il paesaggio che la circonda, Messner contrappone un turismo dolce che appunto metta al primo posto la natura e non ciò che l’uomo desidera trovare, assurdamente, come parchi gioco o simili atrocità che si possono vedere in molte zone montane.
Insomma il libro è un po’ una storia con le montagne, un po’ una serie di consigli per tutelare questo bene in modo da poterne godere tutti ma in modi differenti, senza aggredire ma, appunto, rispettando le montagne.
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