Una ragazza ad Auschwitz di Heather Morris

Articolo aggiornato giorno 23 Maggio 2024

Una ragazza ad Auschwitz di Heather Morris è un libro edito quest’anno da Garzanti per la collana Narratori moderni. Si compone di 348 pagine ed è disponibile cartaceo oppure ebook.

Una ragazza ad Auschwitz: recensione

Cilka credeva, forse, di aver sofferto abbastanza, quando il campo di Auschwitz è stato liberato, il 27 gennaio 1945. Cilka, il cui vero nome è Cecilia, è la protagonista di questo libro dell’autrice Heather Morris, basato sulla storia di Cilka, con altre parti romanzate.

Una ragazza ad Auschwitz racconta infatti la vicenda di una ragazzina cecoslovacca capitata con la sorella Magda nel lager di Auschwitz nel 1942, a soli 16 anni. Qui Cilka e Magda più volte sono sottoposte alla selezione, sempre con la paura di essere separate. Cilka impara a sopravvivere, a non farsi rubare il cibo, a sopportare la morte che è ovunque, nelle baracche, fuori nei campi di lavoro, che arriva con il puzzo del camino dei forni crematori. In “Una ragazza ad Auschwitz” Cilka, che ha grande facilità nell’apprendere le lingue, riesce a scovare i punti deboli dei suoi persecutori e a sopravvivere fino al 1945, quando il campo viene finalmente liberato dai russi.

Ma, fin da subito, qualcosa non quadra, per l’esercito dell’Unione Sovietica. Interrogano la ragazza, vogliono sapere cos’ha fatto in quegli anni nel lager, con che espedienti è riuscita a sopravvivere e, soprattutto, sospettano che sia stata una spia dei nazisti, proprio perché parla molte lingue.

Una ragazza ad Auschwitz racconta l’esistenza di Cilka ad Auschwitz, fatta di dolore, perdita, ma anche di coraggio e volontà di sopravvivere, per ritrovarsi poi, insieme ad altre donne, in un altro treno, che le porta in Siberia.

Un altro treno merci, come quello che le ha portate ad Auschwitz, con lo stesso freddo, la stessa fame, la stessa sete, la stessa ingiustizia che accomuna le donne lì assiepate. In Una ragazza ad Auschwitz di Heather Morris le donne sono tutte sospettate di aver, in modi diversi, favorito i nazisti o di essere sopravvissute, stranamente, per così tanto tempo. Già, perché sopravvivere per 3 anni ad Auschwitz è un’eternità e le donne che non sono morte sono sospettate dai russi di avere avuto relazioni con il nemico.

Così queste donne, scampate ad un inferno, ricadono in un altro incubo, quello del Gulag siberiano, dove ad attenderle ci sono altri carcerieri e la stessa probabilità di vivere o morire, come nel lager precedente. Sarà qui che Cilka, nonostante l’orrore patito nei suoi pochi anni di vita, deciderà di non arrendersi e di tentare ogni giorno di salvarsi e, magari, ritornare finalmente a casa e avere un futuro.

Una ragazza ad Auschwitz di Heather Morris è una storia coinvolgente e il ritratto di una ragazzina diventata adulta in fretta, fra gli orrori della seconda guerra mondiale.