Articolo aggiornato giorno 21 Maggio 2024
Una Storia Gotica scritto da Chiara Galiffa, edito da Mauna Loa Edizioni e pubblicato il 10 febbraio del 2021. Il libro è composto da 122 pagine.
Una Storia Gotica: la recensione
Il romanzo è immerso in cupe atmosfere vittoriane, la cui trama si annoda con gli abitanti di quella località insolita e misteriosa. In questo contesto si sviluppa: Una Storia Gotica che ha come protagonista Meredith Stevens, giovane aristocratica londinese, che fugge dal materialismo, dall’agio e da tutti quegli schemi falsi che è costretta ad accettare a causa del suo stato sociale nobile. Ad accompagnarla in questa fuga d’isolamento verso un mondo parallelo è il domestico George.
Il libro si divide in due parti: in lettere che Meredith invia al fratello Charles, e nel diario che scrive per raccontare gli episodi inspiegabili che avvengono in quella città.
Le lettere vengono inviate a Charles da Meredith dalla villa ereditata da lui, dopo la morte dello zio Abraham, nel tentativo di spiegarle la sua fuga improvvisa dalla casa familiare. Meredith racconta a Charles che prova un profondo dolore dopo la morte improvvisa della cara zia Margaret, alla quale era molto affezionata, come tutti in famiglia, ma il rapporto che esisteva con la zia Margaret era puro affetto, profondo sentimento amorevole reciprocamente manifestato.
E’ proprio a causa di questo lancinante dolore che le turba l’animo, che Meredith decide di trovare un rifugio per guarire il suo cuore ferito e ritrovare la pace dentro se stessa. Co-protagonista in questa storia è il domestico George, che Meredith porta con se come aiuto alla gestione della villa.
Meredith illustra a Charles in una delle lettere la villa, dicendogli che si tratta di un edificio splendido, immerso nel verde con un parchetto pieno di fiori che si affaccia su di una ampia veranda. Certo ha bisogno di manutenzione ed a questo ci pensa George, grande lavoratore. Tra scale di legno che arrivano su fino alle camere da letto, e le varie stanze che fanno da corredo alla villa, Meredith comprende che la scelta di isolarsi in quel luogo sia stata giusta per lei. “A Breborough, la stagione autunnale, mi regala la pace che a Londra non avrei trovato: città piena di frenesia”.
Invita Charles a venirla a trovare nel periodo di natale, ad assistere insieme a lei al magico paesaggio innevato ed a immergersi in quella quiete che offre. Meredith chiede di informare la famiglia per lei spiegando le ragioni di quel suo gesto privo di grazia.
In quel contesto Meredith sente ogni respiro purificarle l’intero corpo, un’aria limpida differente da quella di Londra, presa dalla frenesia quotidiana e dalla corsa al guadagno. Sottolinea al fratello che quello è davvero un luogo piacevole, e che non comprende come lui non l’abbia mai visitato.
Un’ambiente in cui vige l’aiuto reciproco, una comunità priva delle pressioni sociali che sono presenti nella Londra piena di ambizioni e di corse a obiettivi futili. Qui la gente è gioviale.
Continua raccontando di un episodio avvenuto in città con un uomo di nome Clyde che la osserva incuriosito dalla sua finestra, poiché si rende conto che Meredith non fa parte di quel contesto. Meredith sentendosi osservata, sente dentro di se un turbamento, che successivamente si rende conto che non ha motivo di esistere, Clyde è molto gentile. E mentre Clyde è ancora alla finestra Meredith ritorna alla realtà. La sua mente gli ha fatto immaginare una conversazione con l’uomo alla finestra, forse dettato dalla sua chiusura verso la conoscenza del mondo che la circondava.
Confessa al fratello che aldilà della quiete che si respira, comunque sente ancora profondi turbamenti che la fanno vivere nel terrore di conoscere il mondo esterno che lei sempre ha rifiutato. Si trova in balia di paure ingiustificabili, ma tutto ciò la spinge ancor di più a entrare in quel mondo che la terrorizza, ma che rappresenta la vera realtà.
George non riesce a comprendere la sua scelta dato che in suo stato di salute non è migliorato, continua ad avere i soliti tremori, senso di stanchezza per le notti insonni. Meredith racconterà di altri episodi che turberanno le sue notti. Episodi che prega il fratello di credere che non siano frutto della sua testa. Anche se George è lì a proteggerla, lei sa dentro di se che in quel luogo c’è qualcosa di sovrumano che solo lei percepisce.
Continua ancora scrivendo al fratello che non mancherà l’occasione di conoscere ciò che la città gli nasconde. E mentre Meredith comincia a trovare un equilibrio tra quei episodi che profumano di orrido e macabro, George si abbandona solo al delirio senza trovare nessun equilibrio. Non resta che chiedersi: chi dei due è il dannato?
Il romanzo è il primo capolavoro di una giovanissima studentessa: Chiara Galiffa che si è aggiudicata il primo posto al concorso letterario Opera Prima indetto dalla Omnibus Omnes, per gli studenti delle superiori. L’autrice ci svela come l’odio per il diverso sia sempre pronto ad esplodere nelle forme più inaspettate. Fa presente che la scelta dei temi nel romanzo derivano da interessi personali quali la passione per gli ambienti ottocenteschi, le atmosfere cupe e l’attrazione per il misterioso mondo del soprannaturale.
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