C’era una volta adesso di Massimo Gramellini

Articolo aggiornato giorno 21 Maggio 2024

C’era una volta adesso è un libro scritto da Massimo Gramellini, edito da Longanesi e pubblicato 3 dicembre del 2020.

C’era una volta adesso, di Massimo Gramellini, una storia di affetti e speranze, ambientata ai tempi del coronavirus, che affronta da vicino la quotidianità del lockdown, e la necessità di reinventarsi: attraverso sfide e paure viene raccontata la storia di Mattia, del papà Andrea, della mamma Tania, della sorellastra Rossana e di tanti altri personaggi.

C’era una volta adesso: la recensione

C’era una volta adesso. Il romanzo di Massimo Gramellini ha come ambientazione il secondo piano di un piccolo condominio di ringhiera di Milano, in cui vive appunto Mattia.

Mattia ha otto anni nella primavera del 2020, quando il mondo si chiude in casa per colpa di un virus. Dal lontano futuro in cui ce lo racconta, il suo sguardo torna bambino e ripercorre i momenti salienti di quell’epocale lockdown, ripensando a ciò che significò per la sua famiglia.
Il 10 marzo i genitori dovevano divorziare, ma il 9 marzo sera, dalla televisione, un signore con il lucido da scarpe in testa disse che bisognava «distanziarsi oggi per meglio abbracciarci domani» e fece chiudere anche i tribunali.

Il padre di Mattia, Andrei che era venuto da Roma, lasciando la giovanissima fidanzata per divorziare da sua madre, decide di non partire, riconoscendo questo impedimento come un’opportunità per conoscere meglio Mattia e passare un po’ di tempo con il figlio. Tania, la madre di Mattia, crede che ci sia sotto qualcos’altro, qualcuno dei suoi soliti pasticci, ma Rossana, la prima figlia adolescente che Andrei ha cresciuto come fosse propria, convince la madre a ospitarlo nel divano-letto del soggiorno.

Mattia si ritrova così chiuso in casa con un padre che l’abbandonato all’età di tre anni, che detesta e che considera a tutti gli effetti un invasore. A causa del virus che ha portato la chiusura totale di tutti gli esercizi commerciali e le strutture pubbliche come le scuole, Mattia, passa le sue giornate tra una stanza e l’altra, confidandosi con il puff di finto pelo bianco, spalleggiandosi con la sorella adolescente ribelle, scoprendo la noia, e le ossessioni igieniste della mamma. Il virus ha cambiato tutto, e non si può nemmeno andare al piano di sopra, da nonna Gemma, che potrebbe ammalarsi. La nonna mentore, che parla con le stelle, ama Dante e insegna il perdono, salvagente e aquilone per il nipote.

La vita di Mattia si sviluppa tra le stanze di casa, le cui avventure sono quelle dentro il cortile del condominio: il vicino che diventa protagonista dei giochi di Mattia con il padre, definito dal bambino come un mutaforme che cambia sembianze, da nemico diventa alleato e fa andare oltre l’apparenza.

All’ultimo piano la strega cattiva dalle mani ossute, una signora scorbutica con i suoi cani. C’è anche la condomina caposala in ospedale e combatte al fronte, vittima dell’egoismo nelle frasi disumane riconosciuta come la possibile untrice. Nel gabbiotto c’è il guardiano, il portiere Carlo custode timido, emozionante e accudente.

Una vita ordinaria, fatta di pasta scotta e di turni al computer, in cui è racchiusa la scuola. Grazie al contributo di ogni persona che Mattia affronterà in questa avventura così particolare e singolare poiché si concretizza all’interno di un condominio e dentro la sua casa, che riuscirà a comprendere che diventare grandi vuol dire anche scommettere sugli altri e imparare a fidarsi. Persino dei più acerrimi nemici.

C’era una volta adesso di Massimo Gramellini ci racconta, con la sua solita straordinaria empatia, la sorprendente scoperta di potersi continuamente reinventare. Un romanzo fatto di speranze e sentimenti che porta alla luce le cose davvero importanti della vita: “l’amore. Una fiaba moderna al tempo del virus, ricca di fantasia, ma allo stesso tempo autentica.

La storia di una famiglia normalissima dei nostri tempi che ci fa riflettere sulla quotidianità, che affronta quel nemico chiamato virus, invisibile e subdolo, con coraggio e fiducia, insegnandoci che i draghi come nelle fiabe si possono sconfiggere.